sabato 19 aprile 2008

Inutile pianto di un cuore affranto

A chi l'ha conosciuto e voluto bene.
Non so quanto la libera circolazione di informazioni sia stata efficace o diretta, per la presente dirò che è giunta addirittura in quel di Catalogna.

E' passata ormai quasi una settimana, ma il dolore è ancora forte. Oggetti familiari e contesti un tempo lieti assumono ora strane valenze, che vanno del semanticamente irrilevanti al pesantemente triste. Luoghi che riportano alla memoria un passato fatto di vita e coinvolgimento, adesso son più vicini a grandi buche vuote che ricordano certi fossi delle strade di Capitanata. Finta gioia frammista ad una sensazione di sospensione limbica, ogni qual volta vedo un "collega". Il pensiero di non dovere più tempo per occuparmi di lui, è un macigno che affronto con quasi colpevolezza, e con un'angoscia legata all'immagine di lui che non vedrò più, se non nei miei ricordi e in foto e video che porteranno solo lacrime e beffardi sorrisi di circostanza.
Ogni mattina al risveglio, ogni qual volta che apro la porta di casa, è una sensazione di delusione e sconforto. E molto mi vergogno della forza che devo "conditio sine qua non" metterci per andare avanti in questa scenata tragicomica così semplicemente definita "vita". Una vita che non mollo nella sola speranza, un giorno, di non dover più reprimere la rabbia causata da rabbiose repressioni.


Adieu, piccolo Jascin

venerdì 11 aprile 2008

Spider Porks di Daunia Unitevi

"Have you seen the last Matt Groening's "The Simpsons" film?"
"Ouhhh yeaaaaaah! 'twas greeat! How wonderful was Homer's redemption! He was in struggle to repair what he destroyed! Very educational!"
"Yeeees! I love that man!"

Questo discorso è stato registrato da un telefonino all'uscita di un cinema americano, a discutere erano due rattrappite vedove/omicide avvolte da strati di vero pelo (real peel) di mammiferi di varia origine e specie.

Effettivamentemente (avrebbe detto quel simpatico mattacchione di Cetto la Qualunque, aka Antonio Albanese), il film "The Simpsons", di Matt Groening, potrebbe essere letto come la parabola dell'homo industrialis consumisticus che, dopo aver portato il proprio habitat all'esasperazione e parecchi individui alla morte e i parenti all'inkazzatura, pone rimedio ai suoi danni.

Se la metafora fosse questa, idem est "Ehy men, occhio all'ambiente che vi circonda perchè altrimenti diventa dura (eufemismo)"; è palese che in quel di Capitanata, nobile terra di furbacchiotti senza quartiere, non sia stata compresa da quelle merde che lucrano con gli escrementi della società, i rifiuti. O molto verosimilmente si son fatte le classiche orecchie da mercante, e secondo me pure un bel piatto di tortelloni ai funghi con ragù alla facciaccia nostra (come diceva il principe Antonio de Curtis alias Totò).

"Chissà stavolta questo dove vuole andare a parare..." (Edoardo Bennato, Nisida) :

Ve lo dico immantinente, cari i miei fantasmagorici o fantasmiaci lettori, sumendolo in un'unica parola la cui etimologia è fuorviante: BONASSISA!
(Possessore di cotanto "mal di Dio". A proposito, Egli dove è? Che fa?)

giovedì 10 aprile 2008

Il bestemmiatore

Contrariamente a quanto sul nostro tondo pianeta usualmente accade, io NON ho fatto un film, ma il suo trailer.
Sarete voi a decidere, tramite apposito sondaggio, se caricarmi del fardello della realizzazione dell'intera pellicola. (Sempre se qualche stordito e/o sperduto cybernauta capiti inopportunamente su codesto blog). Il concetto soggiacente è semplice: se il trailer non piace o non interessa, perchè sperperare tempo e danaro per l'intero film?

mercoledì 9 aprile 2008

La sega ai tempi del colera

"Mio giovane scudiero! Beato te, che presto tremerai al supremo impulso della natura. In questi tuoi tempi non è difficile conoscere l'eros. Ai miei, per vedere una coscia nuda su un giornale, ci volevano anni di appostamento. Adesso avete sui giornalini una tale concentrazione di materiale erogeno che solo una pagina, dico una pagina, avrebbe causato nella nostra generazione la perdita di varie ore lavorative e diversi slogamenti di metacarpi." (1)

(1) - Stefano Benni, Comici Spaventati Guerrieri, p.102

Eh già, di questi tempi è così facile conoscere l'eros...almeno quello virtuale. E' però d'uopo sottolineare come conoscere l'eros virtuale è nulla se non c'è possibilità di verificarne la bellezza: idem est, la teoria deve andare di pari passo con la pratica.

Ball Sweet Ball

Rammaricati e delusi, milioni di spermatozoi abbandonarono il Popolo delle Libertà. La notizia dell'improbabile abolizione dell'Ici sulla prima casa non li tangeva neppur minimamente. Loro, nei paterni testicoli, già non la pagavano, la tassa. Ma, non pagando nemmeno il fitto, di tanto in tanto venivano sfrattati...
Anche loro, gli Spermidi, avevano un Messia, "Colui che ce l'avrebbe prima o poi fatta", "L'uno su tre milioni", quello che avrebbe avuto l'occasione di sputare in faccia l'abolitore di Ici.
Ma, stranamente, non era nè adorato nè menchemeno invidiato...